Viola Club Dream Team Moscow

Seguendo le regole di questi strani giorni sospesi, mi collego dal salotto di casa con
l’istrionico e gentilissimo Tiziano Tanini, vicepresidente del “ViolaClub Dream Team
Moscow”. Mi sorprendo a considerare che quando si pensa ad un gruppo di tifosi, a
qualunque compagine sportiva essi appartengano, il pensiero corre su per le
gradinate di uno stadio ad un gruppo di persone appassionatamente riunite,
rumorose, divertenti, anche un po’ “pazze”. Impavidi, capaci di affrontare gravosi
sacrifici pur di seguire i propri beniamini su tutti i campi del mondo.
Certamente anche i nostri amici del Team Moscow sono guidati dalla passione per i
nostri colori e parlando con Tiziano Tanini si scoprono ulteriori aspetti sorprendenti
per lo spessore degli argomenti trattati e per la facilità con cui si svolge la piacevole
chiacchierata. Tiziano, appena sollecitato, parte come un fiume in piena e mi
racconta di quanto impegno ha profuso – insieme al Presidente, l’architetto
Francesco di Bella – per portare avanti il Dream Team Moscow, fin dal 4 Ottobre del
2014, giorno della sua fondazione ufficiale.
L’Italia è in clausura nella guerra al Covid 19 ed è impossibile non parlare di questo
invisibile e terribile nemico e delle sue implicazioni a carattere internazionale.
Tiziano è un funzionario di banca e il suo sguardo travalica le amate tribune del
Franchi, la sua visione abbraccia il business internazionale, specificatamente i
rapporti Italia – Russia.
D. Come vedono noi italiani in Russia?
R. Vuoi scherzare? Siamo i benvoluti, soprattutto noi di Firenze. Impersoniamo i
discendenti del Rinascimento: basta camminare per le strade di Mosca con una
sciarpa Viola al collo per avere grandi probabilità di essere fermati. Ci vedono come
degli artisti, grazie al nostro passato, alla nostra origine. Le guide turistiche si
illuminano al solo sentir pronunciare il nome della nostra città, che per loro è la culla
dell’arte. E’ un onore per me impersonare e portare nel mondo la fiorentinità!
Peccato che fino ad oggi la nostra squadra non eguaglia il “Blasone della Città”. Ha
ragione il nostro presidente Commisso quando dice che vuol far diventare la
Fiorentina grande quanto Firenze. Anche lui, dall’altra parte del mondo rispetto alla
Russia, percepisce il fascino di questa città, piccola in Italia ma grandissima nel
mondo.
D. Quindi possiamo dire che essere fiorentini e per la Fiorentina sono un aiuto a
livello internazionale?

R. Certamente, ti dirò di più, essere fiorentini con la sciarpa al collo si rivela un
passpartout per i più alti ambienti, anche governativi. Inoltre noi a Mosca non siamo
solo di passaggio, cerchiamo nel nostro piccolo di dare un contributo: manteniamo
rapporti locali attraverso iniziative sul sociale, come ad esempio la fornitura di
derrate alimentari all’orfanotrofio di Mosca.
Beh che dire, chi l’avrebbe mai pensato…bravi continuate così.

Marco Orangi

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